Ascoli Piceno nel cinema

Salvatore Saladini nel film il grande Blek di Giuseppe Piccioni

Ascoli Piceno nel cinema, il cinema italiano in generale ha lavorato più su città come Roma,  Napoli, a volte Milano, ma la provincia italiana è stata solo sfiorata, è rimasta ai margini, ha avuto poche volte occasione di apparire.

In quei casi con una immagine basata più sulla rappresentazione della bellezza del suo paesaggio naturale, sulle architetture del passato e sugli spazi di colore, costruendo sembianze omogenee alla tradizione iconografico-turistica più ovvie e scontate: diremmo per farla breve da cartolina.

Per questo è rimasta sostanzialmente estranea alla costruzione dell’aspetto dell’Italia che il nostro cinema ha realizzato.

Ascoli Piceno nel cinema:

Vivere nella provincia è qualcosa che solo i provinciali possono condividere e che difficilmente si può rendere comprensibile ai “metropolitani”.

Genera insieme un senso di appartenenza e di colpa, è qualcosa che si custodisce e si nasconde, ripensando ad Ascoli Piceno nel Grande Bleck del regista ascolano Giuseppe Piccioni che definì l’idea di girare un  film ad Ascoli come:

“esigenza di ambientare il film in una città poco conosciuta, che potesse essere quasi emblematica di un certo tipo di provincia italiana. Volevamo usarla come lo scenario di una qualsiasi città di provincia. D’altra parte chi non vive nelle Marche molto spesso non conosce Ascoli e in qualche caso non riesce neanche a darle un’ubicazione geografica. “

Ascoli non è nata per il cinema come Roma. Non è borghese e coatta alla stesso tempo, non è cialtrona e ammaliante. E’ si antichissima, più antica di Roma, è stratificata nella storia, è aristocratica e segreta. E’ la dolce vita versus i delfini per dirla con due film.  Ma vediamo in ordine cronologico  tre film ( I Delfini del 1960, Alfredo Alfredo del 1972 e Il Grande Blek del 1986). Che l’hanno rappresentata e in quali luoghi sono state girate le scene cruciali in una sorta di guida ai set scelti.

I delfini (1960)

Il film è stato girato nel Febbraio/Marzo del 1960 ad Ascoli Piceno, nel  caffè Meletti, Piazza del popolo e il centro storico.

Claudia Cardinale sullo sfondo: Piazza del Popolo

Ed è proprio al Caffè Meletti che avviene la ricomposizione finale dei conflitti e delle fratture.

Nell’ultima sequenza del film, in cui un lungo movimento di macchina sancisce la restaurazione dell’armonia, e attraverso una serie di buoni matrimoni, l’assicurazione di una tranquilla esistenza borghese per i giovani “delfini”.

Caffè Meletti esterno

Il regista Maselli in occasione di un convegno tenuto ad Ascoli nel 1996 disse: “Ascoli è talmente bella che, una volta terminato il montaggio del film, convinsi il produttore Franco Cristaldi a spendere altri soldi per girare tutta una serie di altre scene, perché il film non vantava abbastanza cose belle rispetto a ciò che la città poteva offrire”.

Ascoli Piceno nel cinema
Caffè Meletti interno

Ascoli Piceno nel cinema
Il bancone del Caffè Meletti

Potete trovare l’intero film su youtube

ALFREDO ALFREDO (1972)

Ascoli Piceno nel cinema

In Alfredo Alfredo gli interni ed esterni sono stati girati nel centro storico di Ascoli Piceno. Piazza del Popolo, il negozio di barbiere Lucioni di Via Trieste.

Ascoli Piceno nel cinema

 L’Alfredo del titolo è l’impiegato Alfredo Sbisà, in alcune scene si riprendono  anche gli interni della sede centrale dell’allora CARISAP.

Alfredo innamorato della bella farmacista Mariarosa che riesce prima a conoscere poi a sposare con l’aiuto di un amico.

Ascoli Piceno nel cinema

 Al film, girato con il titolo provvisorio “Finché divorzio non vi separi”, parteciparono come comparse oltre 2000 cittadini di Ascoli.
Dustin Hoffman, protagonista del film in un intervista rilasciata nell’autunno del 1972 definendo Ascoli disse “una città bellissima”.

Potete rivedere il film su youtube

Il Grande Blek (1986)

Qui spazi architettonici del bellissimo centro storico grazie alla sapiente messa in scena del regista ascolano Giuseppe Piccioni diventano un materiale espressivo indissolubilmente legato allo sviluppo della narrazione quasi un personaggio esso stesso.

Salvatore Saladini in una scena del Film

 Piazza del popolo è il teatro di scontro tra le opposte fazioni politiche è  un arena dove confluiscono le diverse storie, tra le curiosità possiamo vedere Salvatore Saladini titolare del B&B Villa Fortezza ad Ascoli Piceno  proprio tra i protagonisti del film qui a capo di una delle due fazioni politiche che se le danno di santa ragione tra il caffè Meletti e il caffè Petrillo due locali della piazza che avevano differenti connotazioni politiche.

Salvatore Saladini in una scena del Film

Il film costruito come un lungo flashback che scorre nella memoria del protagonista viene ripreso anche l’interno del massimo teatro cittadino il Ventidio Basso durante un veglione di carnevale e il quartiere periferico Shangai.

Potete rivedere il film su Youtube >>